Il Lezionario della Messa (“Ordo Lectionum Missae” OLM) è un’opera teologicamente e pedagogicamente costruita, come emerge con chiarezza dalle “Praenotanda” OLM che accompagnano il testo ufficiale, ossia le note introduttive che spiegano i princìpi, le finalità e le modalità d’uso del Lezionario.
Si tratta di un viaggio attraverso la Bibbia. Per permettere ai fedeli di ascoltare un’ampia parte della Sacra Scrittura la Chiesa cattolica ha scelto di organizzare le letture in un ciclo triennale, noto come anni A, B e C. Questo sistema nasce dopo il Concilio Vaticano II, quando si decise che la Parola di Dio doveva avere un ruolo più centrale nella celebrazione eucaristica.
Un po’ di storia
Prima della riforma liturgica del Concilio, le letture erano molto limitate: ogni anno si ripetevano le stesse pericopi, e i fedeli ascoltavano solo una piccola parte dei Vangeli e delle Letture. Il Concilio Vaticano II, nella costituzione Sacrosanctum Concilium, chiese “una più grande ricchezza biblica … Affinché la mensa della parola di Dio sia preparata ai fedeli con maggiore abbondanza, vengano aperti più largamente i tesori della Bibbia in modo che, in un determinato numero di anni, si legga al popolo la maggior parte della sacra Scrittura.” (SC 51).
Per rispondere a questo invito, fu creato l’Ordo Lectionum Missae (OLM), il Lezionario ufficiale della Chiesa, pubblicato da Paolo VI nel 1969 e aggiornato in edizioni successive. L’obiettivo era semplice ma ambizioso: far ascoltare ai fedeli la ricchezza della Parola di Dio, organizzandola in modo che ogni lettura del giorno dialoghi con le altre, in particolare con il Vangelo.
Nelle Praenotanda si afferma che l’OLM “offre ai fedeli una panoramica di tutta la Parola di Dio in base a un criterio di armonico sviluppo”. Questo significa che le letture non sono semplicemente disposte secondo l’ordine cronologico dei libri della Bibbia, ma selezionate con un’intelligenza teologica: durante l’anno liturgico, specialmente nei tempi forti come Quaresima, Avvento e Pasqua, le pericopi portano gradualmente i fedeli a “rendere conto della fede che professano” e a “approfondire la conoscenza della storia della salvezza”.
In questo senso, il Lezionario viene definito non solo come strumento liturgico, ma anche come strumento pedagogico per la catechesi, perché le letture evangeliche, del Nuovo e dell’Antico Testamento sono disposte in modo da presentare agli ascoltatori gli eventi salvifici come un continuum vivo, per conoscere la storia della salvezza, cogliere il senso dei Vangeli e a rafforzare la fede.
Il ciclo triennale e il criterio del Vangelo sinottico
Un elemento centrale è il ricorso esplicito a un ciclo triennale per le domeniche, con i tre anni designati come A, B, C.
Come spiega la General Introduction to the Lectionary LGI (in accordo con l’OLM), “ogni anno è identificato con una lettera A, B o C” e il criterio che distingue i vari anni è “basato … sul Vangelo sinottico principale” per il tempo ordinario.
In altre parole,
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l’anno A privilegia il Vangelo di Matteo,
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l’anno B Marco,
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l’anno C Luca.
Il Vangelo di Giovanni, invece, viene distribuito nei momenti liturgici più solenni come Pasqua, Quaresima e altre grandi feste.
Questa scelta è spiegata anche come strumento per garantire una più ampia e variegata proclamazione dei Vangeli sinottici (decreto della Sacra Congregazione per il Culto Divino INTRO)
In pratica, ogni domenica si ascolta un brano dall’Antico Testamento, il Salmo responsoriale, una Lettera apostolica e il Vangelo, creando un percorso integrato tra testi antichi e nuovi, permettendo all’assemblea di comprendere come tutto parli di Dio e della sua opera salvifica.
Che differenze ci sono tra gli anni?
Ogni anno ha un carattere diverso, legato al Vangelo prevalente:
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Matteo (Anno A) → propone i grandi insegnamenti di Gesù, come il Discorso della Montagna, e racconta la missione della Chiesa con un linguaggio molto didattico.
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Marco (Anno B) → ha uno stile narrativo più conciso e pone attenzione ai fatti e ai miracoli di Gesù. In alcuni periodi dell’anno vengono inseriti brani di Giovanni per completare la narrazione.
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Luca (Anno C) → si concentra sulla misericordia, sui poveri, sulle donne e sugli esclusi, mostrando un Gesù vicino agli uomini e alla vita quotidiana.
Conclusione
Il ciclo triennale A‑B‑C del Lezionario è una vera e propria strategia pastorale che permette ai fedeli di esplorare, anno dopo anno, diversi aspetti della vita e del messaggio di Gesù, senza perdere continuità né profondità, nonché di:
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valorizzare la Parola di Dio in modo sistematico e ricco;
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offrire una catechesi chiara e coerente, facendo “scorrere” la storia della salvezza in modo organico;
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consentire alle conferenze episcopali di adattare il Lezionario alle lingue locali, ma mantenendo una struttura universale condivisa.
In definitiva, il Lezionario non è un elenco di letture, ma un vero e proprio progetto ecclesiale: costruito per nutrire la fede dei fedeli, sostenere la predicazione e promuovere la comprensione della Scrittura nel cuore della celebrazione eucaristica, seguendo un filo che lega passato, presente e futuro della storia della salvezza.